Strategie HR innovative e a misura delle esigenze aziendali. [Episodio #45]

Oggi parliamo di un tema molto importante, il petrolio di qualsiasi azienda, le risorse umane e ovviamente di come gestirle e lo facciamo con una startup innovativa nel mondo del HR tech. HRCoffee una soluzione tutta italiana, che crea soluzioni innovative che soddisfano le esigenze dei lavoratori, mettendo una particolare attenzione al benessere del lavoratore stesso, per semplificarne i processi lavorativi e un’attenzione al work Life balance. Ma di tutto questo è di molto altro. Oggi ne parliamo insieme a uno dei suoi founder, Davide De Palma.

HRCoffee ha tratto ispirazione per il suo nome da un’immagine quotidiana e italiana: la colazione del mattino con una tazza di caffè. Questa scelta è emersa in seguito all’incrocio delle tesi di laurea dei due fondatori, creando un parallelo tra il caffè come attivatore dei sensi e l’obiettivo del software di attivare e velocizzare i processi, provenendo dal basso. La startup, fondata insieme al supporto di Dario e del gruppo Exprivia, ha associato il caffè a concetti chiave come l’attivazione dei processi e lo sviluppo della “people strategy”, incarnata in un documento che delinei la strategia organizzativa. L’idea riflette la visione di HRCoffee sulla trasformazione delle organizzazioni, enfatizzando il luogo unico e stimolante che queste dovrebbero rappresentare per le persone che le compongono

Quel luogo positivo e vivace, rappresentata dalla macchinetta del caffè, dove le persone condividono avventure, viaggi, sogni e anche le sfide della vita quotidiana. La macchinetta del caffè diventa una metafora del luogo più bello e divertente all’interno delle organizzazioni, dove si organizzano incontri, tornei e processi. Immagina tornei di padel, partite di calcetto, o sessioni di gioco alla playstation, come nel caso del fantacalcio, che ha origine proprio in quel contesto. HRCoffee, quindi, rappresenta un processo di attivazione che si sviluppa attraverso la comunicazione interna, l’engagement e l’analisi delle persone, enfatizzando la vitalità e la connessione sociale nel contesto lavorativo.

HRCoffee ha origine da due principali motivazioni. La prima si concentra sulla standardizzazione dei dati nell’ambito di ciò che una volta era conosciuto come le “chart finance o Chart Analytics”, ora noto come Pippo Analytics. L’obiettivo era implementare un sistema di elaborazione dati e dashboard grafiche semplificate per indicare le tendenze nel contesto aziendale. La seconda motivazione era più semplice: creare una comunità sociale all’interno dell’organizzazione. Appartenendo a una generazione che ha sperimentato i social network fin dai loro albori, l’idea era costruire una comunità di pratica che promuovesse la condivisione del “knowledge” (della conoscenza) attraverso i knowledge graph. Questi graph rappresentano visivamente la conoscenza, mettendoli a disposizione dei gestori della formazione e degli organizzatori per comprendere le tendenze e sviluppare la conoscenza interna. HRCoffee è nato da queste esigenze, dalla mancanza di uno strumento simile a livello internazionale, combinando la teoria con un software che integra comunicazione interna, engagement e analytics

HRCoffee si rivolge a clienti che non sono definiti da una categoria merceologica o dimensionale, ma da clienti con una cultura organizzativa molto presenta nella loro visione. Questi sono organizzazioni che riconoscono il valore strategico della conoscenza. Per esemplificare, consideriamo un’azienda che si rende conto che un team avrà un pensionamento significativo nei prossimi 5 anni. In questo contesto, la gestione della conoscenza diventa cruciale, specialmente per competenze tecniche specifiche. Ad esempio, se un tecnico specializzato lascia l’azienda e la sua conoscenza è richiesta per risolvere un problema con una macchina, la tempestiva risoluzione diventa strategica e fondamentale. Tuttavia, è importante notare che la gestione della conoscenza è una questione conosciuta e riconosciuta da lungo tempo, risalendo addirittura al 1911 quando Taylor, nel Commissione del Senato, pose l’accento sulla dimensione critica della conoscenza del lavoratore. Tornando al software di HRCoffee, questo aiuta a mantenere un equilibrio nella conoscenza organizzativa, garantendo una performance standard. Questo equilibrio previene la resilienza organizzativa, ovvero la capacità di rispondere efficacemente agli eventi avversi del mercato.

L’importanza di HRCoffee risiede nella sua capacità di permettere alle aziende di affrontare le sfide, superare le crisi e mantenere il passo con la rapidità richiesta dal mondo moderno. Nel contesto attuale, il tempo è un elemento cruciale, e la tempestività nelle risposte è fondamentale. L’accelerazione delle dinamiche aziendali, evidenziata dalla necessità di rispondere rapidamente a situazioni inaspettate o risolvere guasti meccanici senza ritardi, mette in luce l’importanza di possedere una conoscenza pronta e accessibile. HRCoffee si propone di sviluppare questa conoscenza cruciale per consentire alle organizzazioni di rispondere in modo rapido ed efficiente. La cultura aziendale è fondamentale per comprendere l’importanza di organizzare informazioni e processi in modo professionale, sottolineando così l’approccio essenziale di HRCoffee alle esigenze di qualsiasi azienda.

Uno dei punti forti della soluzione è la sua rapida e agevole implementazione, organizzata con un processo strutturato, che prevede, un avvicinamento iniziale con riunioni informali fatte di domande, seguite successivamente da un’analisi attenta della cultura organizzativa. Il processo inizia in punta di piedi, con il suggerimento di widget personalizzati, ovvero moduli che le organizzazioni possono attivare per avviare un percorso di utilizzo della tecnologia. HRCoffee accompagna le aziende attraverso questo percorso, che include il monitoraggio dei processi, dei percorsi di crescita e delle competenze. La piattaforma, essendo un knowledgebase, si basa sulle competenze, esplorando i vari livelli e le aspettative di ciascuna. Il percorso è progettato con una metodologia che guida rapidamente le aziende verso i risultati desiderati.

HRCoffee ha allargato la sua presenza anche in America attraverso un progetto di “personal digital twinning,” creando una sorta di gemello digitale nei processi di carriera. Questo progetto, affiancato da un’altra politica, rappresenta un’innovativa iniziativa. “L’idea di poter valutare il proprio livello di competenze in confronto a una vasta popolazione, magari di milioni di individui, è affascinante”, dice Davide. Questa visione consente di delineare prospettive per i prossimi cinque anni, identificando la necessità di ampliare competenze attraverso corsi specifici, lettura di libri o formazioni mirate. Il concetto di “Digital twin” e la tecnologia sottostante aiutano a strutturare il percorso formativo in base alla progressione di carriera individuale, offrendo un modo innovativo di gestire la propria formazione.

Per più info: www.hrcoffee.it

Per la rubrica 4 domande a razzo:

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “il 10% ecosistema e il 90% sudore” l’idea di avere un business sempre sostenibile, quindi diciamo, l’orizzonte è sempre la sostenibilità di un business

📚 Libro che stai leggendo: “l’Ammazzatoio di Emil Zola.”, racconta del proletariato francese in questa locanda, dove le donne si incontravano e dove è bello immaginare che davanti a queste tazze di caffè, loro raccontano i loro bisogni, dei loro sogni, e lo relaziono molto a HRCoffee

🚀  La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: “prendersi in giro”, perché ridere, ridere è una cosa seria. Ecco la caratteristica più importante è questa, perché è difficile fare impresa, però se noi dimentichiamo la leggerezza, e se dimentichiamo che ridere, dimentichiamo che la capacità di non prenderci troppo sul serio e perdiamo l’umanità.

💡 La tua frase ispirazionale: “Perché no?” è una cosa fondamentale, perché vedete, noi abbiamo una responsabilità che è quella di creare un mondo, un’Italia a dimensione di bambino, che voglia innovare. Non dobbiamo mai dimenticarci che l’innovazione non è per noi, non dobbiamo innovare per noi, mai, per loro.