#97 Soluzioni fashion-tech per il tuo ecommerce

Descrizione

Nella puntata di oggi affrontiamo un tema che sta a cuore a molti: il connubio tra tecnologia e moda. Scopriamo come l’innovazione italiana sta rivoluzionando questo settore attraverso soluzioni digitali avanzate. Il protagonista della puntata è Bantoa, una tech company specializzata nel fashion, che fornisce soluzioni di content generation e feed optimization per i brand del settore, con un approccio omnicanale. Il vero valore aggiunto? L’uso dell’Intelligenza Artificiale, che permette di personalizzare ogni esperienza e ottimizzare i processi. Ma non finisce qui: tra le innovazioni sviluppate da Bantoa spicca StyleMix, una piattaforma che consente alle aziende fashion di creare il proprio e-commerce con un sistema avanzato di gestione dei contenuti e delle esperienze utente. Per approfondire questi temi e scoprire come la tecnologia sta ridefinendo le regole del fashion, ne parliamo con il suo founder Manuel Ferigno.

La nascita di Bantoa: da una mansarda a un brand riconosciuto

La storia di Bantoa inizia 11 anni fa, in una mansarda, con due soci – Manuel Ferigno e Francesco – e un’idea ambiziosa. Il progetto iniziale si chiamava Outfits.com, ma il nome risultava poco intuitivo e, soprattutto, i domini più semplici erano già occupati. Il primo finanziatore li spronò a trovare un nuovo nome, qualcosa di più riconoscibile e originale. Dopo un mese di ricerche, esplorando siti di domini disponibili, si imbatterono in Bantoa.com. Il nome non aveva un significato preciso, ma era breve, facile da ricordare e internazionale. Provarono a ripeterlo più volte e notando che restava impresso, decisero che era quello giusto. Oggi, Bantoa è molto più di un semplice nome: ha dato vita a una community, dove gli utenti stessi si identificano come Bantoine e Bantoini. Un brand che, partito da zero, si è costruito un’identità unica nel panorama fashion-tech.

E questo nonostante, Manuel e Francesco non provenivano dal mondo della moda: entrambi erano sviluppatori software, laureati in informatica, e avevano lavorato insieme nella stessa azienda, dove Francesco era il capo di Manuel. La voglia di lanciare un proprio progetto spingeva Manuel a partecipare a molti startup weekend. Fu così che notarono un’opportunità: non esisteva in Italia un sito con tantissimi outfit già pronti e acquistabili. Gli e-commerce tradizionali offrivano liste di prodotti, ma mancava un vero e proprio riferimento per la moda abbinata in look completi. Decisero allora di creare loro stessi una piattaforma di outfit acquistabili su negozi diversi, senza l’obiettivo di diventare un e-commerce diretto. Partendo in mansarda, lavorando di giorno in azienda e sviluppando il sito di notte, misero online la prima versione del progetto, in cui tutti i prodotti erano acquistabili su Amazon. Le prime campagne pubblicitarie portarono traffico, gli utenti iniziarono a crescere e il progetto prese piede. Oggi, Bantoa è principalmente un’app mobile con oltre due milioni di utenti, un’idea che ha resistito nel tempo e che continua a evolversi con nuove funzionalità e innovazioni.

Negli ultimi dieci anni, Bantoa ha collaborato con molti brand, riscuotendo grande interesse grazie agli outfit creati da persone reali. Tuttavia, sempre più aziende manifestavano la stessa richiesta: “Bellissimi questi outfit, ma li vorremmo sul nostro sito!” Fino a qualche anno fa, soddisfare questa esigenza era molto complesso. Un brand con 3.000 prodotti avrebbe avuto bisogno di migliaia di outfit personalizzati. Ma la community di Bantoa, che crea outfit per passione e non per lavoro, non poteva essere incaricata di produrre volumi così alti su richiesta. La soluzione è arrivata con l’intelligenza artificiale, ma con un approccio innovativo: non è l’AI a creare gli outfit, perché Bantoa dispone già di un database con milioni di outfit realizzati da persone reali. Il problema da risolvere era un altro: riconoscere con precisione i prodotti. Grazie all’AI, ora Bantoa è in grado di catalogare dettagliatamente ogni capo – dal collo di una t-shirt ai dettagli più sottili – e di trovare nel proprio database un outfit esistente con un prodotto estremamente simile. A questo punto, tutti gli altri capi dell’outfit vengono sostituiti automaticamente con prodotti del brand partner, creando così una versione personalizzata dell’abbinamento originale. Il risultato? I partner di Bantoa possono ora integrare outfit esclusivi direttamente sul proprio sito, dalla scheda prodotto alla homepage, fino al carrello, con abbinamenti coerenti realizzati sulla base di scelte reali.

L’integrazione di StyleMix nei siti dei brand è rapida ed efficace. Il cliente fornisce un feed di prodotti, un file già utilizzato per campagne su Google o Meta, contenente immagini e dettagli dei capi. L’AI di Bantoa analizza i prodotti e genera gli outfit, rispettando eventuali regole personalizzate (ad esempio, evitare l’abbinamento tra marchi diversi). Non solo: l’intelligenza artificiale crea anche titoli e descrizioni per ogni outfit, fornendo ai brand contenuti pronti all’uso. L’integrazione sul sito avviene in pochi minuti, grazie a Google Tag Manager, che permette di iniettare automaticamente i contenuti nelle pagine. In questo modo, i brand possono mostrare gli outfit:

  • sulle schede prodotto,
  • nelle e-mail marketing (ad esempio, nelle mail di carrello abbandonato),
  • nelle campagne pubblicitarie, sostituendo i classici caroselli di prodotti con caroselli di outfit.

Questo approccio è vincente perché gli outfit appaiono più naturali e coinvolgenti, creando una user experience più immersiva.

All’inizio, Bantoa puntava sull’idea che l’utente volesse acquistare un outfit completo, facendo in modo che tutti i prodotti di un abbinamento provenissero dallo stesso negozio. Tuttavia, l’esperienza ha dimostrato il contrario: nessuno compra un look intero in un solo clic, proprio come in un negozio fisico non si chiede mai di acquistare tutto il manichino.

Quello che invece accade è che l’utente, vedendo un outfit, è più propenso ad acquistare due o più prodotti, ad esempio una camicia e un maglione abbinati. Per i brand, questo significa incrementare il valore medio degli ordini (upselling).

Ma c’è di più: grazie a StyleMix, un marchio può dare maggiore visibilità a categorie di prodotto meno conosciute. Ad esempio, un brand famoso per le felpe può mostrare ai clienti che produce anche scarpe e suggerire abbinamenti, rendendo la navigazione più ispirazionale e coinvolgente, al di là della classica suddivisione per categorie di prodotto.

 

per più info: https://www.softwareitaliani.com/osservatorio/softwares/stylemix/

Per la rubrica 4 domande a razzo:

 

🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: Sei uno sviluppatore, quindi puoi fare quello che vuoi. Vai, provaci, a tornare indietro, fai sempre in tempo” Me lo disse un founder a uno Startup Weekend a Verona. Essendo la mia prima esperienza, avevo dei dubbi e allora chiesi a lui qualche consiglio. Dopo di quel consiglio mi sono sentito più sicuro ed ho iniziato l’avventura.

 

📚Libro che stai leggendo: “Factfulness” un libro di Hans Rosling. A me piacciono molto i numeri e questo è un libro che fa vedere che il mondo in realtà non sta andando a rotoli. Fa vedere che bisogna avere più ottimismo. Parla anche di come i media ci possono condizionare con i numeri e far passare una notizia da positiva a negativa facendoti vedere il numero da una parte o dall’altra.

 

🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: Ascoltare”. Ascoltare praticamente qualsiasi campana, ma poi dire un sacco di no. Soprattutto in questo momento storico, con l’intelligenza artificiale, dove ci sono tantissimi “Shiny objects”, (oggetti luccicanti), dove sembra che implementando questa tecnologia tutto funzionerà. L’erba del vicino è sempre più verde, quindi fai questa cosa e tutto funzionerà meglio. In realtà bisogna anaalizzare sempre il tutto.

💡La tua frase ispirazionale: “Done is better than perfect” una frase molto importante, perché spesso si ha l’idea di provare ad arrivare al progetto perfetto, alla feature perfetta e si perde una valanga di tempo. E questo magari causa anche frustrazione. Invece sono dell’idea che se non ti vergogni della prima versione del tuo prodotto, se non ti vergogni della feature appena l’hai buttata su, vuol dire che l’hai lanciata troppo tardi.

 

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Bantoa è una tech company per i brand fashion. Soluzioni di content generation e feed optimization a livello omnicanale con integrazioni basate sulla creatività delle persone e la tecnologia AI.
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