#100 - Unobravo: il punto di riferimento della psicologia online
Descrizione
Puntata speciale! Il podcast celebra oggi un traguardo importante: la centesima puntata! Un’occasione perfetta per affrontare un tema fondamentale: il benessere. Per l’occasione, si parla di un’innovativa realtà tech italiana che ha rivoluzionato il settore della psicologia: Unobravo. Unobravo è una società benefit che offre servizi di psicologia online, posizionandosi come un punto di riferimento affidabile, competente ed empatico per il benessere psicologico delle persone. L’obiettivo è chiaro: aiutare le persone a stare meglio e supportarle nella loro crescita personale. Come recita uno slogan del loro sito: “Per stare meglio, comincia da Uno Bravo”. E per approfondire questa realtà, il podcast ospita oggi Danila De Stefano, CEO e Founder di Unobravo.
Unobravo nasce per risolvere un problema concreto che la sua fondatrice, Danila De Stefano, ha vissuto in prima persona. Dopo essersi laureata in psicologia, mentre viveva a Londra, si rese conto che l’accesso ai percorsi di supporto psicologico non era così semplice. Anche per uno psicologo trovare aiuto poteva essere complicato, soprattutto in un’epoca in cui la digitalizzazione dei servizi era ancora molto limitata. Nel 2017, la tecnologia non era ancora vista come una soluzione naturale per la psicologia, ma nel 2019 Danila decise di sperimentare, iniziando a lavorare direttamente come psicologa online. Si rese conto di quanto uno schermo potesse sì separare, ma anche avvicinare le persone, abbattendo le distanze. Così, con tanto lavoro e determinazione, ha creato il primo sito di Uno Bravo. Il nome, inizialmente frutto di un gioco di parole con l’espressione “Fatti vedere da uno bravo”, alla fine si è rivelato un grande successo. Oggi il motto è diventato “Per stare meglio, comincia da Uno Bravo”, sottolineando la missione della piattaforma: rendere la psicologia più accessibile a tutti.
Unobravo ha costruito il suo successo su una strategia complessa, fatta di diversi punti di contatto. Tra questi, la comunicazione è sempre stata una delle leve principali. All’inizio, l’attenzione si è concentrata su quelli che nel mondo del business vengono chiamati early adopters, ovvero persone già consapevoli dell’importanza del benessere psicologico e predisposte a iniziare un percorso con uno psicologo. La comunicazione di Unobravo ha avuto il potere di suscitare prima curiosità e poi interesse, avvicinando molte persone alla piattaforma. Tuttavia, il vero obiettivo non è mai stato solo il sostegno psicologico, ma anche garantire un servizio di alta qualità. La comunicazione e il marketing sono serviti quindi non solo a far conoscere il valore del servizio, ma anche a rompere alcune barriere e abbattere lo stigma che ancora circonda il tema della salute mentale. Negli ultimi anni, soprattutto dopo la pandemia, c’è stata una maggiore apertura verso questi temi, e Unobravo ha contribuito a questo cambiamento, con l’obiettivo di continuare a farlo.
Uno degli obiettivi principali di Unobravo è stato rompere le barriere di accesso alla psicoterapia, che spesso derivano da imbarazzo, poca conoscenza del settore o difficoltà nel trovare il professionista giusto. Molte persone, infatti, non sanno da dove iniziare nella scelta di uno psicologo, dato che dietro questa figura esistono numerose specializzazioni, esperienze e competenze diverse. Per questo motivo, Unobravo ha sviluppato un questionario iniziale, che aiuta a individuare il professionista più adatto alle esigenze e alle preferenze personali dell’utente. Alla base di questo processo c’è un algoritmo avanzato, costruito nel tempo, che mette in relazione le informazioni fornite dall’utente con il vasto network di psicologi selezionati. Il sistema tiene conto anche delle preferenze personali, come la scelta di uno psicologo donna o di un professionista della stessa fascia d’età, aspetti che spesso influenzano il percorso terapeutico.
Dopo il match con il professionista, si aprono due possibilità:
- Se l’utente è un dipendente di un’azienda che offre il servizio, le sedute vengono coperte dal datore di lavoro per un numero prestabilito.
- Se l’utente è privato, può scegliere di iniziare il percorso e proseguire a pagamento se si trova bene con il professionista assegnato.
L’idea alla base di Unobravo è quindi digitalizzare il processo di scelta e fruizione della terapia, mantenendo però un’esperienza il più possibile simile a quella che avviene in uno studio tradizionale. Questo sistema aiuta in particolare chi è alla prima esperienza con la terapia, offrendo un punto di partenza chiaro e semplice. Un aspetto interessante è che, nei primi periodi, Danila De Stefano ha condotto numerose survey e interviste per comprendere le difficoltà delle persone nell’intraprendere un percorso psicologico. Da qui è nata l’idea di semplificare l’accesso alla terapia, abbattendo gli ostacoli iniziali che spesso impediscono alle persone di prendersi cura del proprio benessere mentale.
Uno degli aspetti più interessanti della psicoterapia online è la differenza nel tipo di paziente rispetto a chi si rivolge a uno studio fisico. Nel caso della terapia tradizionale, il paziente spesso arriva dopo aver raggiunto un livello di sofferenza, stress o cronicità molto elevato, perché l’accesso richiede un percorso più lungo e impegnativo: prendere appuntamento, organizzarsi, affrontare spostamenti e vincoli di tempo. Questo può rendere il percorso terapeutico più complesso, perché intervenire su un problema trascurato per molto tempo richiede più sforzo e lavoro.
Con la terapia online, invece, il processo è molto più semplice e immediato. Bastano pochi click per accedere al servizio, senza la necessità di affrontare ostacoli logistici. Questa accessibilità ha un impatto estremamente positivo perché permette di intervenire prima che il disagio diventi cronico, facilitando un trattamento più efficace e spesso più rapido. Inoltre, molte persone si avvicinano alla terapia online non solo per disturbi conclamati, ma anche per percorsi di crescita personale o per affrontare difficoltà non ancora strutturate come vere e proprie patologie. Questo significa che l’online favorisce la prevenzione, aiutando le persone a prendersi cura del proprio benessere psicologico prima che i problemi diventino troppo grandi da gestire. Di fatto, la maggiore accessibilità della terapia online non solo abbassa le barriere all’ingresso, ma rende anche possibile un supporto più tempestivo ed efficace, migliorando il benessere generale delle persone.
Negli ultimi anni si è assistito a un cambiamento culturale significativo nel modo in cui la società, e in particolare le aziende, percepiscono la salute mentale. La pandemia ha rappresentato un vero spartiacque, accelerando la consapevolezza che il benessere dei dipendenti non può essere separato dal contesto lavorativo. Se in passato il lavoro era considerato un ambiente in cui bisognava apparire sempre forti e performanti, oggi le cose stanno cambiando. Le nuove generazioni, in particolare, chiedono un approccio diverso: un ambiente che riconosca l’importanza del benessere psicologico, in cui non ci si debba sentire in colpa per avere difficoltà emotive. Ed è proprio questo cambio di mentalità che sta portando sempre più aziende a investire in servizi come Unobravo. A livello aziendale, la risposta è stata estremamente positiva. Sempre più imprese non solo decidono di offrire ai propri dipendenti percorsi di supporto psicologico, ma, una volta compreso il valore di questo investimento, continuano a rinnovare il servizio, segno che sta diventando una risorsa essenziale per il benessere organizzativo. Ovviamente, permangono resistenze, soprattutto in quelle realtà dove il benessere psicologico è ancora un tabù.
per più info: https://www.softwareitaliani.com/osservatorio/softwares/unobravo/
Per la rubrica 4 domande a razzo:
🏆 Miglior consiglio che ti hanno dato: “Non innamorarsi molto della propria idea” Un consiglio ricevuto ai primissimi tempi di Unobravo, che mi è rimasta impressa, e poco dopo ho subito potuto vedere com’era effettivamente importante. Delle volte, l’idea è quella giusta, ma il modo in cui la vuoi mettere in pratica no. Innamorarsene troppo ci fa diventare ciechi e si rischia di, diventare i carnefici di noi stessi.
📚Libro che stai leggendo: “Working Backwards” Un libro che parla di cultura aziendale e di come tante volte dei gesti, delle decisioni, le diamo per scontate, ma invece dettano tutta un’altra serie di cose che poi in modo molto generalista. In verità parla della storia di Amazon da un punto di vista della cultura aziendale. L’ho trovato molto utile, ed è molto importante per chiunque voglia in qualche modo fondare o abbia già fondato un’azienda.
🚀 La caratteristica che dovrebbe avere un CEO: “Umiltà! ” Perché quando manca è un’altra di quelle cose, un po’ come il tema dell’innamorarsi della propria idea, della cultura aziendale, che crea dei problemi. Se no si è umile, ma in qualche modo sono ego-riferito, il rischio è che ci siano delle rigidità a livello di personalità che poi non portano al conseguimento degli obiettivi.
💡La tua frase ispirazionale: “La fortuna aiuta gli audaci” Tanto banale, quanto vero! perché si dice sempre che per riuscire in queste imprese, che a volte sembrano dei miracoli quando riescono, bisogna essere bravi e fortunati ma anche coraggiosi e tante volte la fortuna arriva se tu sei nelle condizioni di poterla ricevere.
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Guarda il video del podcast
- #100 - Danila De Stefano | CEO & Founder Unobravo
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